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Casa Susanna, un posto dove essere se stessi

casasusanna_07«Scena: il portico di fronte all’edificio principale del nostro resort nelle Catskill Mountains. Ora: circa le quattro del mattino, il Labor Day sta per sorgere oltre l’oscurità distante. Personaggi: quattro ragazze che chiacchierano. È buio. Solo un fascio di luce illumina parte della proprietà a intervalli regolari – fa magari un po’ freddo a quasi mille metri d’altitudine. Ogni tanto una fiamma in punta di sigaretta illumina un volto femminile – un altro weekend al resort, ore in cui impariamo a conoscere noi stessi un po’ meglio osservando la nostra immagine riflessa in nuovi colori e in una nuova prospettiva attraverso le vite dei nostri amici».
Questa è più o meno la sintesi di cosa doveva essere Casa Susanna. A scrivere era Tito Valenti, all’anagrafe, ma che nel fine settimana si trasformava in Susanna.

da Linkiesta

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This entry was posted on April 26, 2014 by and tagged , .